giovedì 19 settembre 2013

Cestini, cestini, cestini...

di Ila


La verità è che una bicicletta senza il suo cestino non è una bicicletta. Escluderei le bici da corsa, quelle, forse, potrebbero starci senza cestino. Ma non sono sicura. Io lo metterei anche a loro. Il Giro d'Italia sarebbe certamente più coreografico con tutte quelle bici equipaggiate di cestini ricolmi di fiori, o erbe aromatiche, o cani e gatti. O baguette, se fosse il Tour de France! Tutte le mie vecchie bici ne avevano uno, di quelli in vimini, bianco o color miele. Fagiolina - la mia bici attuale - è nuda, non sono ancora riuscita a trovargliene uno. Primo, perché non è una vera bici, ma una pieghevole, e con quel manubrio lungo e stretto mica è facile; e poi, perché la Giuli appena sente parlare di cestino di vimini, magari con due o tre margheritine colorate a decorarlo, e una girandola che fa sempre simpatia, inizia a strabuzzare gli occhi, a tossicchiare come i vecchi che masticano tabacco e sputano, e a biascicare la parola portapacchi. Portapacchi, portapacchi, ti ci vuole un portapacchi!, dice. Intanto, la Giuli che sgrana gli occhi e bofonchia  non è un bello spettacolo, non fa venire voglia di darle retta, e poi, soprattutto, io non lo voglio un portapacchi, voglio un cestino! Il portapacchi non è poetico, né lezioso, né niente. Non lo è nel nome, P- O - R -T - A - P - A - C - C - H - I , che brutto suono, e neppure nella funzione, portare i pacchi appunto. Un bouquet di lavanda o di asparagina si spetascia ( termine milanese che significa si schiaccia - si rovina - e diventa una schifezza ) , ci vuole un cestino! Cosa ne sarebbe stato della Monella di Tinto Brass se avesse avuto un portapacchi? Non aveva neppure un cestino, direte voi! Se per questo non aveva neppure le mutande, dico io, ma era senza cestino e mutande per una questione di inquadrature dedicate, di regia insomma. Il portapacchi non l'aveva per una questione ideologica, smorza la passione, l'eros.
Monella o Giuli che sia, io, comunque, un cestino per Fagiolina lo voglio: rosa, verde, di vimini o di ferro, magari di stoffa, ma devo trovarlo!
Su e giù per la rete, e in giro per la nostra piccola e deliziosa Terra, ho scoperto che il cestino non passa mai di moda, e che ci sono  tanti altri come me che non posso proprio farne a meno, tsé! Anzi, tsé - tsé!! Se ne trovano di tutti i tipi e forme! Io sono per l'antico, sono sentimentale e mi piacciono Rossella O'Hara e Colazione da Tiffany, perciò il mio preferito resta il caro vecchio cestino di midollino intrecciato. Ma guardate un po' qua:
 
 
 
                                                           www.brooksengland.com
 
 
 
                                                                www.eleven81.com
 
 
                                      
                                                             www.houseoftalents.com
 
 
 
                                                               www.mioculture.com
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Fino ai più classici ed economici:
 
 
 

 
 
 E a qualche fiorellino per decorarli:
 
 


 
 
 
E se siete per il fai da te, prendete spunto da questo:
 
 
 
 
Bellissimo!!!
 
Io mi sa che per Fagiolina andrò sul classico, vimini o metallo, e poi tante, tante margheritine! E perché non una bella girandola!
 
E voi? Cosa vuol dire che non avete la bici? Prendetela! E iniziate dal cestino!!!!
 
 
Buona ricerca!!!




6 commenti:

  1. Mi fate venire voglia di comprarmi una bici...
    Seriamente!

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  2. Ragazze, pure a me! Io lo avevo di vimini rossofuoco, su una cinzia blu. Mi manca.

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  3. Io di cestini ne ho ben due, perché son sempre carica come un asino. E sono anche antiscippo.

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  4. Ilovebike per i cestini bici e il negozio online dove veramente ne trovi di ogni modello!!!

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