venerdì 11 ottobre 2013

Una donna a pedali

di Giulia Cocchella

(Recensione bislacca di Ivan Illich, Elogio della bicicletta)



Ieri sera mi hanno rubato il motorino.
Ci ho impiegato un po' per convincermi, perché mi capita sempre di dimenticare dove lo parcheggio, di cercarlo inutilmente in un posto credendo di averlo lasciato lì, per poi trovarlo altrove (cosa che, a pensarci bene, non mi accade con la bici). Ma ieri sera no, ero sicura del parcheggio, e il motorino proprio non c'era. E non so come spiegarvelo senza correre il rischio di sembrare strana: io, ieri sera, di fronte a quel rettangolo d'asfalto con i contorni bianchi, ripulito come un piatto con la scarpetta, ho provato la stessa sensazione che regala un pesante zaino da montagna, un attimo dopo che ve lo siete tolto dalle spalle.
Per una coincidenza - se mai esistono, le coincidenze - avevo appena finito di leggere Illich, Elogio della bicicletta.
Mentre attendo che un carabiniere consideri il mio caso, osservo i quadretti appesi nella sala d'ingresso. Hanno lo stesso aspetto slavato dei bigliettini che si mettono nei confetti con scritto tiziocaio si è battezzato, comunicato, sposato, solo che al posto di Gesù e dei suoi apostoli c'è il Carabiniere. Il primo è intitolato Coraggioso intervento del Carabiniere e raffigura un gruppo di cavalli concitati con carrozza (un incidente? un cavallo abusivo?) su cui appunto interviene coraggioso il nostro. Mi chiedo perché Coraggioso e Carabiniere abbiano l'iniziale maiuscola e intervento no, quale regola governi l'uso delle maiuscole in caserma o se semplicemente esista una gerarchia tra consonanti e vocali sfavorevole alle seconde; poi osservo, subito accanto, la contadina e il Carabiniere a cavallo e mi si chiarisce tutto.
I cavalli, le carrozze... Ivan Illich lo ha scritto chiaramente: dopo la pensata della ruota, all'alba della civiltà, che ha consentito all' animale uomo di togliersi il fardello dalla schiena e spingerlo su una carriola, l'ideazione della staffa, che ha permesso all'animale uomo di mettersi in sella dell'animale cavallo, dopo l'invenzione del galeone, la quarta rivoluzione l'ha fatta il cuscinetto. Solo che il cuscinetto a sfere, beffardo, ci ha fatto due regali, per così dire: l'automobile e la bicicletta.
Mi richiamano all'ordine. Dichiaro tutto: luogo, da che ora a che ora, se ho dei sospetti no, colore, targa, immatricolato quando e dove etc. etc. cilindrata 125. Ecco, qui mi torna in mente Illich (che posso farci?) e mentre il Carabiniere scrive, Illich mi dice all'orecchio: meglio così, signorina, anzi si dovrebbe "affrontare sul piano politico il problema del wattaggio pro capite che la società deve porre come limite ai propri membri". Mi persuade, Illich. Mi persuade anche quando quantifica l'energia investita in veicoli negli Stati Uniti, "per fabbricarli, per farli muovere e per assicurare loro un diritto di passaggio", energia che "serve a spostare persone immobilizzate con delle cinghie", che magari stanno andando al lavoro per pagare le rate della macchina per andare a lavorare per...
Mi gira la testa. Il Carabiniere mi chiede se mi sento bene, forse pensa che io sia scossa dal furto mentre sto solo parlando di nascosto con Illich, che ora mi sta chiarendo la differenza tra libertà di movimento e presunto diritto alla propulsione. Per non dire poi delle ripercussioni a livello politico, sociale, ambientale di tutta la faccenda, continua, sa cosa le dico, signorina? mi chiede, l'ecologia non è uno stile di vita, è l'unica vita possibile.
Firmo, saluto tutti, il Carabiniere, la contadina e i cavalli abusivi.
Caro Illich, spero proprio che nessuno ritrovi la mia "capsula individuale di accelerazione", come la chiama lei, e credo che farò un vaso pensile con il mio casco, magari ci metto delle piante grasse o delle petunie che ricadono verso il basso e fanno colore.
Da oggi, col bello e il cattivo tempo, sono una donna a pedali.

Leggetelo:

Ivan Illich, Elogio della bicicletta. Bollati Boringhieri

2 commenti:

  1. Ragazze, mi sono creata un account Google solo per poter inserire commenti sul vostro blog ... direi che dovrò sforzarmi di scrivere cose degne di nota!
    Facendo piccole ricerche ho scoperto una canzone di Elio che parla di biciclette "Sono felice" ... si ricollega anche al tormentone di Ilaria ... buon ascolto.

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    1. Fede grazie!!!
      Ora vado anche a vedermi il video che ci hai mandato l'altro giorno :-)

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