lunedì 28 marzo 2016

Il sole dietro casa. I laghetti di Nervi

di Giulia Cocchella


Ci sono ombre sottili, appena un orlo attorno alla luce, che parlano subito d'estate. Sono le ombre nei boschi, che dismettono il bruno per il verde foglia, le ombre azzurrine sul davanzale e quelle grigio chiaro - ombre di giostra - delle ruote della bicicletta sulla strada. 
Oggi gonfio le gomme alla bici bianca e faccio uscire lei, che è ferma a casa da un po'.
Mentre aspetto Cristina, tra le nuvole nere che ci hanno tenute lontane da gite più ambiziose, un raggio di sole filtra per qualche istante tra i raggi di acciaio. Partiamo col vento contro e un'aria tesa di burrasca.


Ma a volte il sole è proprio dietro casa.
Per arrivare ai laghetti di Nervi percorriamo Via del Commercio fino in fondo, poi la strada piega a destra in leggera salita, poi ancora a sinistra, diventando più stretta. Si arrampica nel bosco svelando a tratti la sua natura di crosa


Pedaliamo tra ulivi, muretti a secco e ponticelli di pietra, mentre al naso arriva il profumo di fioriture nascoste alla vista. 
Il sole va e viene, è instabile come l'umore di certe giornate storte, ma quando appare riscalda la schiena e illumina il corso d'acqua che si intravede sotto il sentiero. Dei mulini che caratterizzavano questi luoghi, rimane traccia solo nella toponomastica.
Tra i rami contorti degli alberi compaiono, a tratti, le prime case.



Poi l'orizzonte prende una tonalità più chiara, quella dei panorami d'acqua.



Il sole a questo punto illumina a festa la nostra meta. Ci sediamo sulle pietre, in mezzo all'azzurro, e chiacchieriamo di questo e di quello, mentre le foglie crescono impercettibilmente, le macchie di luce sulle rocce danzano al tempo dell'acqua, le gemme si aprono appena. Chiacchieriamo e tocchiamo l'acqua coi piedi, intanto tutta la natura attorno prepara l'estate.




Sono nati piccoli fiori selvatici su un contrafforte del ponte: la natura in primavera dispensa la forma più pura della speranza.



Il sole si ritrae, fa caldo, fa freddo. C'è un po' di burrasca anche sotto le nostre costole. Ma tutto attorno il verde celebra il rito laico della rinascita e allora viene proprio da sperare.
Da sperare fortissimo.